Mini rimbalzo delle immatricolazini auto in Italia nel mese di aprile: le nuove autovetture sul mercato sono state 174.412,l’1,5% in più sullo stesso mese dell’anno scorso. Una crescita modesta che arriva dopo il risultato negativo del 2018 (-3,1%) e la sfilza di cali registrati nei primi tre mesi dell’anno (-9,6% a marzo, -2,4% a febbraio, -7% a gennaio). Sulla dinamica del mercato, secondo la maggior parte degli osservatori, ha probabilmente inciso il giorno lavorativo in più rispetto a un anno fa piuttosto che gli incentivi per le vetture meno inquinanti messi in campo con il sistema bonus-malus e diventati operativi il mese scorso. Un segnale importante, quello del mese di aprile, che però non modifica significativamente il quadro del mercato dell’auto in Italia: nei primi quattro mesi dell’anno le immatricolazioni calano del 4,6% rispetto a gennaio-aprile del 2018, mentre il primo trimestre aveva registrato una diminuzione delle immatricolazioni più consistente, del 6,5%. Le previsioni sull’anno in corso restano negative, intorno a quota un milione e 800mila autovetture contro 1,9 milioni di auto immatricolate l’anno scorso.
Secondo Gian Primo Quagliano, responsabile del centro Studi Promotor, «l’apporto alle immatricolazioni dei bonus è stato comunque modesto e più che compensato dai malus, cioè dall’incremento delle imposte sulle immatricolazioni introdotte contestualmente agli incentivi». Per Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, «gli incentivi diventati operativi nella prima decade di aprile non hanno avuto grandi effetti, al netto del balzo del numero di auto elettriche immatricolate, un dato, in valore assoluto, che incide ancora poco sul mercato». Nella dinamica di mercato, aggiunge, hanno pesato anche le 10mila vetture in più immatricolate dalle società di leasing a fronte del calo degli acquisti da parte delle società. Secondo l’elaborazione curata da Unrae (produttori stranieri) nel panel delle immatricolazioni, le vetture fino a 70 g/km, che beneficiano del Bonus ma godono di una crescita “fisiologica”, hanno quasi triplicato i volumi, ma anche le fasce penalizzate dal Malus continuano a crescere. Se si guarda invece alla motorizzazioni, sono due le tendenze più evidenti: la riduzione drastica delle vetture diesel (-22,5%) e le immatricolazioni più che triplicate di auto elettriche a quota 0,7% ad aprile.
Tra i primi quattro gruppi sul mercato italiano, soltanto Fiat Chrysler registra un calo del 4,1%, con il brand Fiat che però resta praticamente stabile rispetto al risultato di un anno fa, grazie alle performance di Panda e 500, e con Lancia che grazie alla Ypsilon cresce di oltre il 30%. Psa cresce dell’11,8%, con tutti i marchi della casa francese in crescita, Volkswagen archivia un mese positivo (+3,4%) nonostante le performance negative di Audi e Skoda, e Renault segna immatricolazioni in crescita del 7,6% con il brand principale che perde quasi un quarto delle immatricolazioni mentre Dacia raddoppia i volumi. Mese positivo anche per le asiatiche, con Toyota in crescita dell’8,9% e Suzuki del 17,5. Mese positivo anche per le due ruote, con immatricolazioni in crescita dell’1%.