L’ultima frontiera sono i trattori a guida autonoma satellitare Gps. Dal 1953, quando il fondatore Olmes Ognibene ha costruito il suo primo trattore e inaugurato un’officina per piccole macchine agricole a Correggio, Ognibene Power ne ha fatta di strada.
Ma sempre rimanendo nel business che le ha dato una notorietà globale, quello della progettazione, sviluppo e produzione di componenti per sistemi di guida idraulici (attuatori ed unità di guida) per veicoli trattori, macchine in movimento terra e carrelli elevatori, macchine per il giardinaggio e il golf o per il settore nautico. Oggi l’azienda, che è sempre di proprietà della famiglia, è a tutti gli effetti una multinazionale con 1.250 dipendenti e due milioni di componenti prodotti all’anno, guidata da Claudio Ognibene, presidente e amministratore delegato. «Fatturiamo 137 milioni di euro, il 14% in più rispetto al 2017, di cui il 3% viene destinato alla ricerca e sviluppo. Solo in innovazione e macchinari negli ultimi due anni abbiamo investito 12 milioni di euro – racconta l’imprenditore –. Oggi un trattore digitale non ha più solo la funzione di trazione ma svolge una serie di attività interconnesse tra loro, che sfruttano i dati a disposizione e che possono facilitare il lavoro sui campi. Il trattore diventa a tutti gli effetti uno strumento non più affidato a una persona ma ad un software in grado di perfezionare al meglio i sistemi di manovra».
L’espansione internazionale dell’azienda ha preso il via all’inizio del XXI secolo, partendo dal Brasile per poi arrivare in India e Cina, passando per un centro logistico in North Carolina e un ufficio di rappresentanza in Giappone. Nel 2017 è stato ampliato a quasi otto mila metri quadri la superficie dello stabilimento in Cina, dove si producono idroguide, in India si sfiorano i diecimila. Nel 2019 l’ultima acquisizione, questa volta in Europa: è stata incorporata la tedesca OPD (Opower Deutschland GmbH).
Nel nuovo polo universitario di eccellenza per la Meccatronica ed industria 4.0 che nascerà a Reggio Emilia, Ognibene ha stanziato 60 mila euro, «in particolare per sviluppare progetti nell’ambito dell’agricoltura di precisione – racconta l’amministratore delegato –. Lì testeremo con i nostri sistemi le interazione uomomacchina e i trattori a guida autonoma satellitare Gps». Perché la ricerca non si ferma mai. Alla stessa stregua, anche l’azienda emiliana è sempre in cerca di nuovi talenti, dai neolaureati ai professionisti esperti.