«Quando abbiamo iniziato, io avevo 19 anni. Un inizio in famiglia, mio fratello Giacomo ed io, siamo figli di piccoli imprenditori agricoli, ma volevamo provarci. In fondo, quando vuoi fare una scommessa, meglio avere poco da perdere. E poi abbiamo avuto la fortuna di avere il sostegno dei nostri. E un sogno: studiavo ragioneria e volevo, un giorno, un’azienda da 700 milioni di vecchie lire», racconta Mario Filippi Coccetta, presidente e amministratore delegato con il fratello Giacomo di Fabiana Filippi, azienda di moda nel segno del made in Italy di qualità che da Giano in provincia di Perugia di strada in Italia e al l’estero ne ha fatta tanta: «Ormai siamo in 36 Paesi del mondo, il 75% del nostro fatturato, nel 2017 di circa 85 milioni di euro, con ebitda del 18%, è fatto proprio all’estero anche se l’Italia con il 25%, resta il mercato principale».
E questo spiega anche il perché di un modello resiliente alle difficoltà del contesto economico italiano e globale, «avendo portato il business nel mondo in diversi Paesi riusciamo a bilanciare i problemi di un mercato con la ripresa di un altro», continua Coccetta.
Il futuro dove vi porterà? Dove investirete nel 2019? «In Cina dove abbiamo appena iniziato a guardare, e negli Stati Uniti che può essere un grande mercato per Fabiana Filippi: tra l’altro abbiamo già consociate estere in Europa, Usa e Hong Kong per gestire i piani retail». Quanti negozi? E quali sviluppi per la rete retail? «L’80% del nostro prodotto è venduto nel canale wholesale (multimarca) ma oggi contiamo già anche 50 tra negozi diretti e franchising, e nel business plan ci sono tre nuove aperture dirette e altrettante in franchising l’anno, per il futuro. Ma investiremo molto anche nell’ecommerce sul quale abbiamo iniziato a scommettere tre anni fa. Oltreché su un nuovo magazzino semi automatico di oltre 4 mila metri quadri, investimento che rientra nel quadro di industria 4.0».
A proposito, perché Fabiana Filippi per la vostra maglieria e capi in cachemire e materiali pregiati? «È il nome della figlia di mio fratello Giacomo, Fabiana, pure lei già in azienda nell’ufficio stile. Mio figlio Riccardo, appena 18 enne invece, è ancora giovane, vedremo se avrà la stessa passione».
Intanto Fabiana Filippi guarda a un futuro che oltre al total look cercherà di valorizzare accessori e calzature: «Siamo convinti che gli accessori ci potranno dare altre soddisfazioni e sappiamo anche che il mercato della moda sempre più spesso ci chiederà progetti speciali. Sarà il nostro impegno dei prossimi anni, cercando di preservare qualità e made in Italy: l’80% dei nostri capi è realizzato in Umbria, il restante 20% altrove ma rigorosamente in Italia». Quanti dipendenti? «Oltre 250, con una rete di laboratori esterni che lavora per noi impiegando circa 600 persone. E anche quando di dipendenti ne avevamo solo tre, a costo di qualche rinuncia, abbiamo sempre pagato tutti, in tempo. La fedeltà e la qualità si conquistano con qualche sacrificio».
L’Economia 15 marzo 2019