La fusione tra Stx e Fincantieri «si farà»: lo ha detto ieri il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, durante il forum economico franco-italiano di Versailles, vicino Parigi. Le Maire ha quindi tuonato contro tutti quelli che sostengono che Parigi avrebbe voluto bloccare la fusione appellandosi all’autorità Ue sulla concorrenza. «Ve lo dico francamente, ne avrei fatto volentieri a meno, ma sono le regole». La Francia «crede» in questo progetto, ha martellato il ministro. Esprimendosi al fianco di Giovanni Tria, Le Maire ha detto che «la fusione tra Stx e Fincantieri si farà perché la vogliamo e perché è la nostra ambizione». Il titolare di Bercy ha quindi lanciato una frecciatina a tutti coloro che, «in Italia o Francia», hanno sostenuto che affidare il dossier a Bruxelles sia stata una sorta di manovra occulta di Parigi per insabbiare il progetto. «Credo in questa fusione, come anche nell’avvicinamento tra Fincantieri e Naval Group».
Passi avanti anche sul fronte delle nomine al vertice di Fincantieri. Da Roma filtra che un’intesa politica sarebbe stata raggiunta. Secondo quanto si apprende da fonti della maggioranza, c’è l’ok per la conferma dell’amministratore delegato Giuseppe Bono e del presidente Giampiero Massolo. Per quanto riguarda invece il cda, i 5Stelle hanno chiesto un riequilibrio all’interno con un mix tra conferme su chi ha operato bene e nuovi innesti. Di tutto questo si discuterà durante il consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti convocato per il 6 marzo prossimo per deliberare, d’intesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze, le liste di candidati nelle principali partecipate. Sulla vicenda ieri ha parlato anche lo stesso Bono. «A me piace fare questo lavoro e se non lo posso fare in Italia lo andrei a fare da un’altra parte. Quello che succede poi non sarebbe più affar mio». Bono lo ha detto ieri a Trieste. «Io nella mia vita non sono mai andato a caccia di poltrone – ha proseguito Bono – né di stipendi. «Vorrei portare a termine un certo lavoro che ho in testa», ha aggiunto. «Credo di avere dimostrato finora di averlo fatto non per interesse personale, ma del Paese». «Finché laFincantieri era quella di 20 anni fa – ha ricordato l’ad di Fincantieri – non ci voleva venire nessuno». E ora «è uguale. Io me lo aspettavo, perché adesso pensano di venire qui dove trovano tutto fatto».