Tappa veneziana per la “Settimana della Green Economy” che ha interessato Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia e Trentino per scoprire e raccontare i luoghi di eccellenza della sostenibilità ambientale e dell’ecomomia verde circolare. Un centinaio di studenti laureandi e ricercatori ha partecipato alle quattro tappe veneziane della “Green week” promossa dal Porto di Venezia per scoprire il “Venice Green Innovation Hub”.
La prima tappa ha interessato il Terminal croceristi della stazione marittima di Santa Marta di Vtp spa per mostrare – come ha spiegato l’organizzatore, Antonio Maconi – da vicino con un giro in bus, a laureandi e ricercatori di tutta Italia «i prodotti tecnologici che permettono una miglior gestione dei flussi di passeggeri nel terminal e una riduzione dei consumi energetici connessi alle attività portuali veneziane».
La bioraffineria dell’Eni è stata la seconda tappa della visita “green”, per «spiegare il primo esempio di economia circolare nel settore della raffinazione, la prima raffineria al mondo trasformata da impianto tradizionale a raffineria green che produce biodiesel». La terza tappa ha riguardato la “Venezia Heritage Tower”, la «start-up culturale create all’interno di una torre di raffreddamento del 1938, patrimonio di archeologia industriale ora trasformato in un hub per l’arte e l’educazione», dove è stata presentata la quarta tappa dedicata al progetto di Venice Lng, new company nata alla fine del 2017 con l’obiettivo di realizzare un deposito costiero per lo stoccaggio e la movimentazione di gas naturale liquefatto a Porto Marghera , per i motori delle navi».
«Abbiamo aderito con entusiasmo a Green Week» ha spiegato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale, Pino Musolino «per far conoscere la portualità veneziana non solo come realtà economica di traino per il territorio, ma anche come realtà che porta tutela e innovazione in campo ambientale e sociale; la nostra attenzione verso questi aspetti ha consentito negli anni di raggiungere risultati tangibili in termini di bonifiche, risparmio energetico, tutela della qualità dell’aria, riqualificazione delle aree portuali».
*La Nuova Venezia, 27 febbraio 2019