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Avevano incominciato 32 anni fa con i cablaggi strutturati. Ma quello che nel 1986 poteva sembrare un mestiere a scarso valore aggiunto oggi li ha portati a diventare un system integrator da 50 milioni di fatturato, risultato di una crescita costante che ha lasciato agli altri i morsi della crisi abbattutasi sull’economia italiana a partire dal 2009. Alla Vem Sistemi oggi lavorano 225 persone, divise nelle quattro sedi di Forlì, Milano, Modena, Padova e Senigallia. Una media impresa ad alto tasso di innovazione che fornisce a clienti come Amadori, Tetra Pak, La Perla e Crif, l’infrastruttura e l’assistenza per rispondere alle esigenze del digital manufacturing in versione Industria 4.0.
«Dallo sviluppo customizzato dei software ai data center, dal cloud alla sicurezza informatica, noi ci occupiamo di tutto ciò che si collega al cavo Ip di un’azienda», spiega il vicepresidente Davide Stefanelli. La trasformazione di Vem in un’azienda Ict vera è propria è avvenuta agli inizi del nuovo millennio, in parallelo allo sviluppo del web in Italia. «E da quel momento – prosegue Stefanelli – non ci siamo più fermati. All’epoca i nostri servizi erano però confinati ai data center, oggi invece siamo dei partner che dialogano quotidianamente con tutte le funzioni aziendali». È la pervasività della rete, che Stefanelli definisce addirittura invasività.
«Per certe aziende – prosegue – un’ora di down della rete può corrispondere a una perdita di due milioni di fatturato. Oggi in un’azienda di Ict si cerca competenza e soprattutto affidabilità. Ecco perché una media impresa come la nostra che investe il 3,7% in R&D e l’1,3% in formazione continua può essere partner di chi sta intraprendendo il difficile processo di digital transformation». La crisi è stata una grande opportunità di crescita. «Abbiamo avuto la fortuna di lavorare con chi la crisi ha voluto prenderla di petto investendo in innovazione, e noi siamo cresciuti con loro. Per assurdo – aggiunge Stefanelli – la nostra più grande difficoltà è nel recruiting di personale specializzato. Abbiamo molti contatti con le università, ma non è così facile trovare ingegneri». Due numeri per capirsi: l’età media in Vem è di 37 anni e nell’ultimo anno sono state assunte 50nuove figure con un’età media di 29 anni. «Ma ne stiamo cercando altri 33». D’altronde, «Industria 4.0 – ragiona Stefanelli- ha avuto il merito di diffondere la cultura digitale nei territori dove si lavora e si produce, ma c’è ancora molto da fare, soprattutto per quanto riguarda la cybersecurity. Non a caso nel 2013 abbiamo lanciato una start up che si chiama Certego specializzata proprio nei servizi di sicurezza informatica».
*L’Economia, 16 marzo 2018