«Il prodotto italiano è sempre stato apprezzato per la sua qualità. L’attenzione al design, la passione per i dettagli, il valore dei materiali rappresentano da sempre aspetti distintivi del Made in Italy in tutte le sue declinazioni. Nel corso dell’ultimo decennio, l’idea di qualità si è fatta sempre più articolata. […] Il consumatore chiede qualcosa in più della marca. Chiede di sapere cosa c’è alle spalle di ciò che compriamo, di ciò che regaliamo, di ciò che usiamo tutti i giorni. C’è la richiesta di partecipare attivamente a quel fare che è alla radice di qualità e bellezza». Sono parole di Stefano Micelli, autore di Futuro Artigiano (Marsilio) e ispiratore di Open Factory, che descrivono con grande consapevolezza quali siano le trasformazioni che la manifattura sta attraversando; e che meglio di altre esprimono lo spirito con cui è stata ideata la quarta edizione di Open Factory, che da quest’anno, dopo le prime edizioni pilota nel Triveneto, diventa una manifestazione nazionale. Il più importante opening di cultura industriale e manifatturiera in Italia si terrà domenica 25 novembre e vedrà 50 imprese tra le più innovative e rappresentative del proprio territorio aprire le loro porte ai visitatori, dalla Lombardia al Friuli Venezia Giulia, dal Piemonte alla Toscana, dal Veneto all’Emilia Romagna.
Promossa da ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera e curata da Goodnet Territori in Rete, con la partnership di Nestlè, Conai come sustainability partner e le main partnership di Eni e UnipolSai, Open Factory 2018 nasce dalla necessità di costruire relazioni sempre più forti tra le imprese e i loro territori, di raccontare la cura artigianale con la quale si realizzano i prodotti industriali, di far conoscere cosa e come si produce in una fabbrica degli anni Duemila. Un’iniziativa che ha attirato l’attenzione degli esperti internazionali di turismo industriale, tanto da diventare progetto di riferimento nell’iniziativa Interreg Inducult 2.0, che vede riuniti 8 paesi dell’Europa centrale.
Open Factory è una prova di orgoglio ma anche di consapevolezza da trasmettere all’opinione pubblica, dal momento che se l’Italia è la seconda potenza manifatturiera europea lo è grazie alla sua straordinaria capacità di produrre e innovare in stabilimenti dove a farla da padrone sono una qualificatissima forza lavoro, una spasmodica cura artigianale del prodotto e una cultura manifatturiera che permette di competere con ben più solide e strutturate manifatture di altri Paesi, i cui governi sono mediamente molto più attenti dei nostri alle ragioni del lavoro (vero) e dell’impresa.
A Milano la presentazione il 19 novembre
Open Factory sarà presentata ufficialmente nel corso di un evento speciale organizzato da L’Economia del Corriere della Sera a Milano, alle Pelletterie Fontana, impresa champion simbolo del made in Italy, il prossimo lunedì 19 novembre. In quella occasione si racconteranno alcune delle imprese partecipanti ma sarà anche l’occasione per riflettere su un fenomeno, quello del turismo culturale manifatturiero, che comincia a far breccia finalmente anche nel nostro Paese.
Aziende aperte alle scuole: venerdì 23 novembre è “Open Factory Schools”
In occasione della quarta edizione di Open Factory, la manifestazione si aprirà per il secondo anno consecutivo anche alle scuole secondarie di secondo grado con il progetto “Open Factory Schools”: una mattinata di laboratori e visite guidate in programma venerdì 23 novembre, ideata per ricostruire la “geografia imprenditoriale del nostro Paese”, valorizzare e trasmettere alle nuove generazioni il ruolo sociale e culturale delle nostre imprese, facendo scoprire ai più giovani alcune aziende d’eccellenza che molti studenti non conoscono o che non sanno essere insediate nel proprio territorio di appartenenza. Una sorta di percorso formativo e introduttivo al mondo del lavoro, utile ai ragazzi per misurarsi con l’affascinante mondo delle nostre imprese, e utile a queste ultime per raccontare le opportunità che possono offrire loro al termine (o durante) il percorso formativo. “Open Factory Schools” è rivolta agli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado, che potranno scegliere quali aziende visitare e a quali attività prendere parte a seconda degli indirizzi di studio e degli interessi formativi dell’istituto.
Alla scoperta delle Open Factory
Ad aprire le porte saranno imprese grandi e piccole e sono cinquanta le confermate, tra cui moltissime imprese Champion. Al Porto di Venezia saranno quattro le imprese – all’Autorità Portuale si affiancheranno Multi Service, VTP-Venezia Terminal Passeggeri e Venezia Heritage Tower – che racconteranno le proprie produzioni e il loro rapporto con la logistica portuale, mentre Nestlè aprirà lo stabilimento dei mitici Baci Perugina. Parteciperanno a Open Factory anche eccellenze del biotech come Lima Corporate di Villanova di San Daniele del Friuli o imprese metalmeccaniche come Galdi di Treviso o mG miniGears di Padova, uno dei principali produttori al mondo di componenti di precisione e ingranaggi complessi; Vem Sistemi mostrerà nel modenese il suo centro specializzato nella cybersecurity e Irsap di Arquà Polesine (Rovigo) porterà alla scoperta delle linee di produzione dei propri radiatori in acciaio. E ancora, Imperiale Group di Mirandola (Modena) guiderà i visitatori nel cuore della “terra dei motori” emiliana, illustrando tecnologie costruttive all’avanguardia nel settore del design automobilistico. Sono ben tre gli aeroporti che parteciperanno all’edizione 2018 di Open Factory: allo scalo di Venezia “Marco Polo”, reduce del successo delle edizioni precedenti della manifestazione, si affiancheranno anche gli aeroporti “Antonio Canova” di Treviso e “Valerio Catullo” di Verona.
Sono tre gli impianti che due colossi dell’energia apriranno in occasione di Open Factory: Eni aprirà infatti il Centro Ricerche per le Energie Rinnovabili e l’Ambiente di Novara e il laboratorio di Bolgiano, a San Donato Milanese, dove si studiano giacimenti petroliferi e nuovi biocarburanti. A Sergnano, in provincia di Cremona, invece, sarà la volta dell’impianto di compressione di Snam.
A Torino sarà il Museo Lavazza a portare i visitatori a scoprire la storia e il futuro della multinazionale del caffè, mentre nel vicentino, a Romano d’Ezzelino, parteciperà Silgan D.S., leader mondiale nella produzione di spruzzatori per i prodotti per la pulizia e l’igiene; a Settimo Milanese Grc Parfum guiderà i visitatori in itinerari olfattivi alla scoperta della creazione dei profumi, mentre a Parma Davines presenterà i percorsi di creazione dei propri prodotti di bellezza. Sempre a Parma sarà la Dallara ad aprire le porte dell’azienda, importante realtà nella progettazione, produzione e sviluppo di vetture da competizione, e del nuovissimo museo appena inaugurato; a Torino, il gruppo CNH Industrial aprirà l’Industrial Village, uno spazio di 74mila mq che un tempo ospitava l’officina per la revisione finale dei veicoli FIAT e ora è uno dei più importanti musei di veicoli industriali in Italia. Nel Camposampierese un altro leader del settore del design come Lago si prepara ad accogliere un migliaio di visitatori, mentre a Treviso Antrax IT porterà alla scoperta del “design del calore” con i termoarredi firmati da Matteo Thun, Daniel Libeskind, Marc Sadler, tra gli altri. Tra le aziende Champion, The Bridge Bio condurrà il pubblico alla scoperta delle proprie bevande, dessert e creme bio e vegan, senza lattosio e senza colesterolo. In occasione del proprio 50° anniversario, Cartotecnica Postumia di Carmignano del Brenta aprirà i propri impianti di progettazione, stampa e fabbricazione di imballaggi in carta per alimenti e shopper per il settore retail; i più piccoli saranno invece i protagonisti da Primo (Morocolor) dove si scoprirà il processo di creazione della tempera, dell’acquerello e del colore stesso. La creatività sarà anche al centro dei laboratori di mosaico proposti a Udine da themissingpiece.it.
Tessuti di Sondrio guiderà i visitatori alla scoperta dello stabilimento di produzione di tessuti di cotone, mentre in Brianza sarà Ratti, a portare i visitatori a scoprire i procedimenti di stampa dei tessuti in seta. A Maniago, in Friuli Venezia Giulia, sarà visitabile lo stabilimento di SIAP (a Carraro Group Company). In provincia di Lodi, a pochi passi da Piacenza, sarà possibile visitare gli stabilimenti di Castagna Univel, azienda che aprirà le porte anche a Vercelli con Filca Univel e a Pavia con Tecnopack Univel. In Veneto saranno aperte aziende come la Unox di Cadoneghe, Tecnoeka di Padova, Colorificio San Marco o la Keyline di Conegliano.
Ad Arezzo saranno due le aziende di punta che apriranno le loro porte, UnoAerre, il celebre marchio legato al mondo dell’oreficeria, e Lem, un’industria da 500 dipendenti alle porte della città che affina gli accessori per i più importanti brand del lusso. Pochi chilometri più a Nord, a Prato, sarà invece un’azienda di filati, la Cofil, a rendere visibile i processi produttivi di una delle attività storicamente più importanti del distretto. Nella splendida cornice della villa Panna, all’epoca proprietà dei Medici, nel Mugello, in provincia di Firenze, si potranno invece approfondire il valore dell’acqua, sia un’ottica di benessere che di sostenibilità, con gli esperti di Acqua Panna.
Non mancano anche quest’anno le aziende di servizio, come Considi (Grisignano di Zocco, Vicenza), che offrirà ai partecipanti la possibilità di scoprire le demo di trasformazione lean realizzate secondo il modello Toyota, InovaLab, spin off del Laboratorio di Elettrotermia dell’Università di Padova, o Studio Pointer, che guiderà i visitatori alla scoperta del graphic design. Tra le sezioni speciali di quest’anno, Carnia Industrial Park coinvolgerà il pubblico in un itinerario alla scoperta di tre aziende insediate ad Amaro (Udine): AMB, secondo produttore europeo di foil per l’agroindustria, Eurotech, eccellenza italiana nel settore della sensoristica e dell’internet of things, e Gortani, che mostrerà le proprie tecnologie avanzate per la vitivinicoltura.
Dentro queste aziende si potranno visitare gli impianti, partecipare a talk, conferenze, performance, sentirsi raccontare dagli imprenditori e dai loro collaboratori la particolarità dei loro prodotti, scoprire perché, a dispetto di troppi pregiudizi, lavorare dentro le fabbriche oggi è spesso più gratificante (e remunerativo) che occuparsi di tante altre professioni giudicate, un tempo, assai più nobili. Molte di queste imprese lo faranno allargando l’apertura alle famiglie, con spazi e laboratori dedicati ai bambini, mentre altre punteranno maggiormente sul profilo professionale dei visitatori.
Non rimane che partire alla scoperta di Open Factory: sul sito della manifestazione (www.open-factory.it) è possibile consultare la mappa delle Open Factory e scoprire il programma di ciascuna azienda protagonista. Tutti possono partecipare a Open Factory, dalle famiglie con bambini ai giovani studenti interessati ad approfondire la loro conoscenza sulle aziende. Tutti gli eventi di Open Factory sono infatti a ingresso libero: è solamente richiesta, per ragioni organizzative, la prenotazione alle visite e agli eventi di proprio interesse sul sito, in corrispondenza di ciascuna azienda.