Un viaggio tra nastri trasportatori e forni industriali, tra impastatrici ed essiccatoi ma pure un percorso tra le eccellenze delle Tre Venezie capace di unire il piacere della degustazione a quello della scoperta di borghi e tesori dell’arte. Tra il 3 e il 4 novembre l’agroalimentare del Veneto e del Friuli Venezia Giulia si apre ai propri cittadini in tre ipotesi di itinerari capaci di offrire al visitatore, in piena autonomia, l’opportunità di un weekend di relax tra sapori inediti e segreti dell’agroalimentare.
Per chi viene da sud o dal Veneto centrale la partenza è alla Berto’s di Tribano a Padova. Sabato 3 novembre lo chef stellato Emanuele Scarello (del ristorante Agli Amici di Udine) intratterrà i visitatori con uno showcooking proprio a ridosso dell’ora di pranzo, a partire dalle 12. Dopo un assaggio stellato e una visita ad una delle eccellenze mondiali della produzione di cucine ed attrezzature professionali si può fare tappa nell’area dei colli Euganei, tra Abano, Montegrotto, Monselice ed Este, fra terme e castelli. Dopo una buona pausa rilassante si prosegue verso nord, nell’alta padovana, da Tecnoeka a Borgoricco con gli showcooking di Andrea Nardin (Osteria V) e Nicola Cavallin (Horteria) curati da Marco Colognese per approfondire il tema della produzione di attrezzature per la ristorazione. Il visitatore che viaggia verso nord potrà fare tappa quindi a San Martino di Lupari (Pd) da VisVita dove potrà letteralmente mettere le mani in pasta per imparare a fare le tagliatelle. Ma dopo le tagliatelle un tuffo nell’industria lattiero-casearia diviene quasi d’obbligo. Ecco allora che ad aprire le proprie porte è lo stabilimento Lattebusche di San Pietro in Gù, dove viene prodotto il Grana Padano, e poco più su, a Busche, si potranno scoprire i segreti del formaggio Piave.
Per i curiosi e i turisti provenienti da Est caldamente consigliato è il percorso che parte da San Daniele del Friuli, patria del prosciutto e dei cioccolatini di Adelia Di Fant (da non perdere i suoi laboratori per scoprire tutti i segreti delle praline). Dopo un po’ di cioccolato bastano pochi chilometri verso sud est per fare tappa a Nimis, sede delle Grappe Ceschia, dove si potrà visitare l’impianto artigianale di distillazione. Ci si tuffa poi nella valle del Natisone alla scoperta della capitale dei Longobardi Cividale e del dolce tipico locale, la gubana. Una tradizione secolare che vede due aziende (Gubana della Nonna e Gubana Dorbolò) svelare i propri segreti in laboratori e workshop di degustazione. Il percorso lungo il confine tra italo-sloveno si conclude nel Carso, da Zidarich, che aprirà eccezionalmente la sua cantina scavata nella roccia, a 20 metri di profondità tra bianchi, Malvasia e rossi frutto di un microclima unico tra terra e mare.
Il terzo percorso, da Ovest verso Nordest, parte da La Contarina (Iliasi, Vr) con le degustazioni dell’olio appena uscito dai frantoi, per proseguire nel vicentino: accoppiata vincente a Costabissara dove si potranno scoprire i distillati Schiavo e le famose “veneziane” di Loison, tra musei d’impresa e tour di degustazione. Si sale poi a nord, prima sulla strada per Bassano del Grappa, dove si scopriranno i formaggi freschi di Castellan (Rosà) e poi a Cismon del Grappa, con i Funghi Valbrenta. Si prosegue poi verso ovest, dove la tappa finale sarà Fraccaro, sede del celebre Caffè.
*Il Mattino di Padova, 26 ottobre 2018