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La Fim-sindacato dei metalmeccanici Cisl-guarda con ottimismo alle varie forme di innovazione tecnologica e organizzativa. La digitalizzazione in primis. Ma anche o smartwork. E ora la blockchain. Il segretario Marco Bentivogli sta lavorando ad un manifesto dal titolo “Italia blockchain” insieme con Massimo Chiriatti e Stefano Quintarelli.
Sicuro che per il lavoro queste novità portino più vantaggi che svantaggi?
“La scelta dell’innovazione non è mai di convenienza. E’ una scelta di minoranza ma è necessaria per vedere il futuro con fiducia e portarci la nostra gente. Così mi hanno insegnato Pierre Carniti e mio padre”.
Quali i pro della blockchain?
“Prima di tutto ricordiamo di che cosa si tratta. La blockchain è una tecnologia generalmente associata alle criptovalute ma che in realtà ha possibilità di utilizzo assai più ampie. Si tratta di un registro condiviso, ampiamente distribuito su internet, in cui mediante tecniche crittografiche si può assicurare l’univocità e validità del dato registrato”
Cosa centra blockchain con il sindacato?
“Sulla base di un registro distribuito possono essere creati i cosiddetti smart contracts, i contratti intelligenti. Così i contratti possono essere perfezionati in automatico, a prestazione realizzata”.
Più trasparenza per esempio per gli ingaggi di collaboratori occasionali tramite le piattaforme della gig economy?
“Si certo. Voucher e prestazioni occasionali diventerebbero tracciabili. Ma in realtà questa innovazione porterà vantaggi in tutti i settori e in tutti i contratti. Industria compresa. Il combinato disposto di industia 4.0 e blockchain garantirà un balzo in avanti per l’umanità”
Si ridurrebbe il lavoro di Inps e Inail?
“Le procedure diventeranno trasparenti e snelle. Questi registri aperti e diffusi sono straordinari Di certo la burocrazia si ridurrà. Occorre muoversi in fretta”.
*Corriere della Sera, 6 giugno 2018