Nel dipinto La tavola imbandita di Matisse (1896-1897), non si può fare a meno di notare la ricchezza di oggetti che occupano la tavola apparecchiata: piatti, piattini, caraffe e bicchieri di cristallo. La stessa meticolosità la ritroviamo sulle tavole proposte da Villa d’Este Home Tivoli, il marchio che nel 1996 è stato creato dal gruppo Galileo. Così come il gusto nell’apparecchiare s’impara, così l’arte di decorare i piatti deve essere insegnata. A Felice Turco, ceo e fondatore dell’azienda, l’ha insegnata sua madre, alla quale, a sua volta, era stato il padre a tramandarla. «Tutto è iniziato nel 1929 con mio nonno, che aveva la passione per le porcellane», racconta Turco. Un’avventura familiare che ha saputo crescere e trasformarsi, dal commercio ambulante fino ad azienda imprenditoriale specializzata nel settore casa. «Sono subentrato a mia madre nel 1984, quasi subito ho capito che dovevamo allargare i confini – spiega il ceo –. Nel 1989, ho fatto il primo viaggio a Hong Kong e sono stato catturato dal fascino della porcellana asiatica. Ora la Cina e l’Estremo Oriente sono i nostri punti di forza. Lì vengono realizzati la maggior parte degli articoli, mentre i decori li creano i designer italiani interni all’azienda».
È dalla sede romana, nella cornice delle tre ville di Tivoli, con lo sguardo che si perde tra le Fontane e il parco, che gli artigiani del gruppo ideano i nuovi decori (circa cento all’anno). E a Colleferro, a 40 chilometri dalla sede, si trova l’impianto logistico di 75 mila metri quadrati dove ogni giorno entrano ed escono più di 400 pallet di merce. Non un magazzino qualunque, ma una struttura realizzata nel rispetto per l’ambiente, dotata di impianto fotovoltaico che permette risparmi fino a circa 765 tonnellate di anidride carbonica.
Dai piatti alle padelle, ma anche piccoli elettrodomestici ed elettronica a marchio Kooper (è il 17% del fatturato), il gruppo si è ampliato «è entrata in azienda mia moglie – sottolinea Turco – Barbara Vitale, nel ruolo di chief operating officer: è un’ottima organizzatrice con grande creatività, a lei si deve il successo di Villa d’Este Home Tivoli». Da Colleferro, l’andirivieni di tir rifornisce i 55 punti vendita Satur (di proprietà) dislocati in tutta Italia. «Entro la fine dell’anno ne apriremo altri dieci con una crescita continua. Rispetto al 2016 abbiamo avuto un incremento del 7% e chiuso il 2017 con un fatturato di 87 milioni di euro». Perché «se a tavola non si invecchia», come dice un adagio, è anche vero che l’occhio vuole sempre la sua parte.
*L’Economia, 28 maggio 2018