Ancora una volta la Sea, la società controllata dal Comune di Milano (54,81%) che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, dà soddisfazione ai propri azionisti. Ieri l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2017 della società e deliberato la distribuzione di un maxi dividendo pari a 70,3 milioni di euro per un importo di 0,28 euro per azione, corrispondente a un pay out ratio del 91,36% circa. Anche lo scorso anno il dividendo distribuito da Sea fu pari a 70,3 milioni. Ciò significa che nelle casse dell’ente guidato da Giuseppe Sala finiranno, a partire dal prossimo 21 giugno, 38,53 milioni di euro, mentre la quota rimanente sarà versata ai soci privati (F2i). Il bilancio 2017 ha chiuso con ricavi di gestione a circa 698 milioni (+6,8%), margine lordo a 243 milioni e utile netto di gruppo a 84,1 milioni, in diminuzione del 10,2% dopo aver spesato oneri di ristrutturazione e la svalutazione di vecchi crediti con Alitalia. Infine la posizione finanziaria netta: 508,9 milioni di euro, in miglioramento di 20,5 milioni.
«Il 2017 – commenta Pietro Modiano, presidente della Sea – è stato un buon anno per la nostra azienda. I volumi di traffico sono aumentati del 9% per quanto riguarda i passeggeri e del 7,1% per le merci». Secondo Modiano, i risultati dell’anno appaiono significativi perché espressione di una svolta di fondo: sanciscono la chiusura di una lunga fase difficile iniziata nel 2008 con il dehubbing di Alitalia e l’avvio di una fase nuova, nella quale il sistema aeroportuale milanese e la sua società di gestione puntano a collocarsi su livelli di eccellenza di Europa, in linea con le ambizioni del suo territorio e del suo centro metropolitano.
Il 2017 – sottolinea Modiano – segna la fine del dualismo storico fra Linate e Malpensa, con il rilancio di questo aeroporto, che riprende il ruolo a cui era originariamente destinato, di infrastruttura cruciale per la connettività del Nord Italia per le rotte passeggeri e merci sia a breve che a lungo raggio. Malpensa nel 2017 cresce del 14,1% per numero di passeggeri, più del doppio della media nazionale e 7,9 punti percentuali in più della media europea, recuperando finalmente livelli vicini a quelli massimi toccati nel 2007, e superiori del 27% a quelli minimi toccati nel 2009, essendo riuscita a compensare il venir meno strutturale di quella componente di transiti di collegamento fra breve e medio raggio (oltre 7 milioni nel 2007) che era legata al ruolo svolto a suo tempo da Alitalia quale hub carrier. «Oggi Malpensa – aggiunge Modiano – è in grado di affermare il suo ruolo come uno dei principali aeroporti intercontinentali “punto a punto” d’Europa».
Mentre Malpensa cresce, Linate consolida i propri volumi di traffico (con una riduzione dell’1,4% dei passeggeri legata al trasferimento a Malpensa di alcune rotte continentali) e si conferma un’infrastruttura essenziale del traffico business e uno dei city airport meglio connessi in Europa con un grande centro metropolitano. Il 2017 è stato un altro anno di rilevanti investimenti, per un ammontare complessivo pari a 85 milioni di euro, distribuiti in modo omogeneo tra i due scali. Lo sviluppo degli investimenti proseguirà negli anni a venire, in linea con i piani strategici aziendali, con il restyling di Linate (si veda altro pezzo in pagina), già iniziato e destinato a completarsi entro il 2020, con il rinnovamento del terminal 2 di Malpensa, con un ulteriore ciclo di rinnovamento del Terminal 1.
E ora si guarda al 2018. «La prima parte dell’anno – dice il presidente della Sea – in corso conferma le tendenze favorevoli del 2017. Si annunciano nuove rotte, domestiche, europee ed intercontinentali, e si prospetta l’avvio del piano di sviluppo di Air Italy, che potrà portare Malpensa a recuperare, negli anni a venire, un ruolo di hub intercontinentale, con un aumento dei passeggeri che potrà essere significativo». Ieri si è svolta a Bergamo anche l’assemblea di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Orio e nella quale la Sea vanta pure una quota di minoranza del 30,98 per cento. L’assemblea ha approvato il bilancio 2017, che riporta un utile netto superiore a 13 milioni, per la metà distribuito a titolo di dividendo tra i soci. Secondo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, un’integrazione societaria tra Sea e Sacbo «avrebbe molto senso, ma oggi non abbiano ancora trovato una quadra sulle valutazioni economiche delle due società».