Il riassetto di Asco Holding, la “scatola” pubblica che controlla il 61,5% della multiutility veneta Ascopiave, potrebbe essere finalmente deciso nell’assemblea convocata per lunedì 26 marzo. Asco Holding è stata messa “fuorigioco” dalla Legge Madia sulle municipalizzate perché non ha dipendenti e non è quotata. Un impasse su cui, da mesi, si confrontano due cordate: una più propensa all’aggregazione con la controllata Asco Tlc (sostenuta anche dall’advisor Finint), l’altra – che vede, tra gli altri, i privati di Plavisgas con l’8,6% di Asco Holding (e indirettamente Amber) – punta su una fusione inversa nella quotata Ascopiave. Dopo i rinvii di dicembre e febbraio, tuttavia, secondo Radiocor quella di lunedì, in cui verrà votata ciascuna delle due soluzioni, potrebbe essere l’assemblea buona per prendere una decisione, anche se resta comunque pendente il ricorso al Tar di Plavisgas. I pronostici dell’ultima ora puntano su una vittoria del fronte Asco Tlc ma sul mercato l’auspicio è che si esca comunque dall’incertezza in fretta: Ascopiave potrebbe essere uno degli attori del risiko delle utility in Veneto.