L’asset management è uno dei tasselli chiave della strategia industriale di Generali e ora ha assunto forma più compiuta. Dopo che a fine gennaio è stata costituita Generali Investments Partners sgr (GIP), ieri è stata lanciata Generali Global Infrastructure (GGI), che opererà proprio in seno a GIP. La piattaforma è stata appositamente realizzata per «investire sul debito infrastrutturale». Si tratta, come ha spiegato la società in una nota, di «una prima tappa fondamentale per la strategia multi-boutique dell’asset management del gruppo».
GGI nasce come una joint venture e debutterà con un fondo investito sulle infrastrutture globali pari ad almeno 1 miliardo di euro, con asset provenienti dal Leone. L’intenzione, però, è di ampliarne a stretto giro la dimensione. L’iniziativa, evidentemente, si rivolge anche a terzi e per questo l’obiettivo è di arrivare a 2,5 miliardi gestiti entro i primi cinque anni, per poi raddoppiare nel quinquennio successivo. Il mirino è puntato sul debito infrastrutturale che sarà però diversificato sia geograficamente sia settorialmente e la filosofia d’investimento terrà conto sia della qualità del credito che dei fattori ESG (Environmental, Social, and Governance), ossia di tutto ciò che concerne il rispetto ambientale, sociale e la governance.
Considerata la dotazione di capitale iniziale della boutique e l’interesse da parte degli investitori istituzionali più sofisticati, Generali prevede numerose opportunità a livello sia senior sia mezzanine. Inoltre, la natura di lungo termine di queste tipologie d’investimenti è perfettamente adeguata alle passività assicurative di una compagnia come le Generali.
Come detto, GGI è una partnership strategica di cui Trieste detiene una partecipazione di controllo. Gli altri partner sono Philippe Benaroya, Alban de La Selle e Gilles Lengaigne, operatori altamente qualificati e con esperienza riconosciuta nel settore. Due dei quali, non a caso, ossia Benaroya e Lengaigne, arrivano dalla gestione del debito infrastrutturale di BlackRock mentre Alban de La Selle proviene da Dexia.
Come detto, GGI è una partnership strategica di cui Trieste detiene una partecipazione di controllo. Gli altri partner sono Philippe Benaroya, Alban de La Selle e Gilles Lengaigne, operatori altamente qualificati e con esperienza riconosciuta nel settore. Due dei quali, non a caso, ossia Benaroya e Lengaigne, arrivano dalla gestione del debito infrastrutturale di BlackRock mentre Alban de La Selle proviene da Dexia.
Questa asset class risulta peraltro fondamentale anche per sostenere lo sviluppo economico in generale. In Europa il fabbisogno d’investimenti solo nel 2017 è stato pari a 177 miliardi, mentre a livello globale il fabbisogno di investimenti al 2030 è stato stimato in circa 49 trilioni di dollari, in crescita di oltre il 50 per cento rispetto agli ultimi anni.
Sul fronte dell’asset management, l’obiettivo è fondamentalmente uno: dare un contributo all’utile di gruppo di 150 milioni al 2020. Questo primo step, naturalmente, punta dritto in questa direzione.
Sul fronte dell’asset management, l’obiettivo è fondamentalmente uno: dare un contributo all’utile di gruppo di 150 milioni al 2020. Questo primo step, naturalmente, punta dritto in questa direzione.