Accordo fatto tra Atlantia e Acs-Hochtief per l’offerta congiunta su Abertis. Ieri sera il ceo del gruppo italiano di autostrade e aeroporti, Giovanni Castellucci, e il presidente spagnolo Florentino Perez hanno firmato l’intesa per un’offerta congiunta alla Borsa di Madrid. Ponendo così fine a una battaglia durata otto mesi e gettando le basi per la nascita di una partnership globale che spazierà dalle concessioni di Atlantia e Abertis alle costruzioni di Hochtief-Acs. L’accordo potrebbe essere ratificato oggi dal board della società italiana della famiglia Benetton, e da quello di Hochtief. Dopodiché potrà partire l’offerta congiunta per l’acquisto di Abertis: 5,3 miliardi di ricavi e 9 mila chilometri di strade più 43 concessioni in Europa, America e Asia, Spagna e Cile.
Il punto di riferimento per il prezzo è l’offerta di Hochtief, la più alta con 18,76 euro per azione (ridotta di 40 centesimi dopo il dividendo). Atlantia entrerebbe al fianco di Hochtief senza modificare l’impianto dell’opa, grazie alla legge spagnola che consente di aggregare altri partner.
Cardine dell’operazione (Mediobanca advisor unico di Atlantia) è la costituzione di un veicolo che darà alle due ex rivali il controllo congiunto di Abertis. A sbloccare la partita è stato soprattutto l’accordo sulla governance che riconoscerebbe ad Atlantia la gestione operativa della società iberica ma in una cabina di regia fortemente condivisa con la Spagna. La nomina del ceo di Abertis spetterà al gruppo guidato da Castellucci. Il presidente sarà nominato da Perez, l’imprenditore di Acs-Hochtief, patron del Real, uomo di collegamento con il governo di Mariano Rajoy, i cui ministri avevano espresso perplessità verso l’operazione solo italiana. È una delle chiavi che ha consentito di incassare il favore della politica. Sarebbero poi previste clausole tali da garantire Atlantia in caso di stallo su asset e governance.
La gestione è un fattore chiave anche perché il rating di Atlantia (BBB+ di S&P) avrà influssi positivi su Abertis e la sua capacità di finanziarsi.Secondo indiscrezioni di mercato, Atlantia dovrebbe consolidare il debito di Abertis (9,5 miliardi) ma soprattutto l’ebitda pari a 3,48 miliardi.
Le munizioni finanziarie per circa 13 miliardi sarebbero garantite ad Atlantia da Unicredit, Bnp e Credit Suisse. Poi sindacate. Atlantia potrà così ampliare il campo con l’accesso a ricchi mercati: Usa, Germania e Australia.