Enrico Morando assicura che l’affidamento in house dell’A22 a una società pubblica degli enti locali resta priorità anche per il centrosinistra nazionale. «Siamo nella fase di attuazione di quel percorso — sottolinea il viceministro uscente dell’Economia — l’ho ribadito anche a Luigi Olivieri, presidente della società autostradale, che ho incontrato per fare il punto. Ci impegniamo perché la prospettiva si realizzi compiutamente e in tempi celeri». L’obiettivo è affidare al sistema delle autonomie locali la cabina di regia di una infrastruttura strategica per tutto il Paese. «Un sistema plurale — spiega Morando — che comprende tutti gli enti di governo territoriale lungo l’asse dell’Autobrennero: le Regioni, le province, in primis quelle autonome di Trento e Bolzano, i Comuni E da qui passa la complessa operazione che all’autostrada affianca il nuovo tunnel ferroviario. Così si rinnova, giorno dopo giorno, il rapporto con i territori, in un patto che rafforza l’unità nazionale ».
Una scommessa che, per Morando, può divenire un simbolo dell’autonomia trentina come esperienza attuale e di valore europeo. «E’ un modello virtuoso che va tutelato, l’unità nazionale — ribadisce — si costruisce e ricostruisce anche attraverso accordi con le autonomie locali, speciali e ordinarie, e il centrosinistra lo ha concretamente dimostrato nella propria azione di governo, a differenza anzitutto del centrodestra». Elemento su cui ha voluto esprimere la propria condivisione tutto il vertice del centrosinistra autonomista, a partire da Ugo Rossi che ha marcato la solidità del rapporto tra piazza Dante e i governi a trazione Pd.
Diversi gli esponenti della coalizione presenti all’appuntamento con Morando, tra cui il segretario dem Italo Gilmozzi, l’assessore provinciale Luca Zeni, il deputato uscente Giorgio Tonini. Tra i candidati all’uninominale sono intervenuti Maria Chiara Franzoia (Camera Trento), Franco Panizza (Senato Trento), Michele Nicoletti (Camera Rovereto). Quest’ultimo, in particolare, ha raccolto il plauso di Sergej Stanišev, presidente del Partito socialista europeo (Pse), per l’impegno alla guida dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Il numero uno del Pse, giunto a Trento per esprimere il proprio sostegno alla coalizione, ha speso parole lusinghiere per l’autonomia speciale. «In Trentino — sostiene l’ex primo ministro bulgaro — avete strutturato un modello di riferimento per tutta l’Europa, sviluppando convivenza e coesistenza. Il voto del 4 marzo, è un voto contro populisti e razzisti, contro le demagogie di Lega e 5 Stelle, per rilanciare il progetto europeo anche sulla vostra esperienza». E rispetto all’alleanza tra Pd, Patt-Svp, Intesa (Psi, Verdi, Area civica), +Europa, Civica Popolare (di cui in Trentino l’Upt è primo referente) sottolinea «quanto un suo successo inciderebbe in modo fortissimo e positivo sullo sviluppo del processo europeo, in cui il campo progressista rappresenta l’alternativa all’austerità e la centralità del lavoro».