Oltre 400 anni di storia, venti tesi di laurea dedicate, un negozio-bomboniera che è anche un museo e un sistema di produzione totalmente artigianale ma allo stesso tempo altamente tecnologico. E ancora: fatturati in crescita costante, più che raddoppiati dal 2010 a oggi (era a 10,7 milioni di euro, nel 2016 ha toccato i 26,2) e un ebitda medio degli ultimi tre anni del 44,1%.
Sono i numeri di Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella di Firenze, una delle più antiche farmacie del mondo — creata dai frati domenicani nel 1221, aperta al pubblico dal 1612 — oggi punto di riferimento per la profumeria d’eccellenza, al 100% «made in Firenze», come ama ribadire Eugenio Alphandery, ingegnere tessile nella sua «vita» precedente. Oggi Alphandery è socio di maggioranza dell’azienda, che si divide con Diana Stefani, erede dell’ultimo religioso discendente dei fondatori. «Siamo un’impresa artigianale e ad alto tasso di innovazione», ribadisce Alphandery, entrato nei locali della profumeria nel 1989 per riparare una macchina. Ci è rimasto. «Ero già un frequentatore del luogo. L’azienda stava per essere venduta, io lo sconsigliai. Anche oggi ho offerte da parte di singoli acquirenti e di fondi, ma così come allora, penso sia meglio fare tutto in famiglia».
Tutto significa aver modernizzato, nel pieno della tradizione, il mondo dell’Officina, che oggi conta 70 store monomarca. «Ho aperto il primo all’estero, a Parigi, e il primo in franchising, a Bologna. Ho portato i dipendenti da 4 a 110, con l’indotto arriviamo a mille. Il 50% del fatturato arriva dall’estero: il Giappone è stato il primo mercato fino al 2014, superato poi dalla Corea del Sud. Negli Stati Uniti, abbiamo iniziato anche con l’ecommerce, che va bene e che vorrei portare anche in Europa». La novità nel 2018 sarà l’apertura del primo centro benessere con il marchio Santa Maria Novella, a San Carlo, sede del complesso delle acque termali acquistate da Alphandery. Il futuro è col segno più. «Prevediamo fatturati in crescita, fino a un + 20% nel 2019 — spiega Alphandery —. Abbiamo separato i reparti, ottimizzato i magazzini e il controllo qualità, prevediamo di abbassare i costi grazie a macchinari innovativi, abbiamo ingrandito lo stabilimento e presto saremo pronti ad aumentare la produzione e ad aprire nuovi negozi».