Già da alcuni anni accorrono in centinaia. Quest’anno sono già più di 300 quelli che hanno fatto richiesta di partecipare. Sono laureandi e dottorandi, provenienti da tutte le principali università italiane e -per una settimana- viaggeranno in pullman in un tour che li porterà a visitare le fabbriche “sostenibili” e, poi, a Trento ad incontri con imprenditori e tecnici e a confronti pubblici tra i più importanti esponenti della Green Economy.
Un progetto ad hoc – ideato e curato da Goodnet Territori in Rete – che gli permetterà di fare un’esperienza “in diretta” del complesso modo di produrre che le aziende hanno implementato nel tentativo di rendere i prodotti e i processi in linea con le più avanzate richieste di sostenibilità dei diversi mercati.
“Si tratta – ci raccontano i responsabili del progetto Green Week Academy – di laureandi e dottorandi di facoltà molto diverse. Le figure prevalenti sono ovviamente quelle di studenti di ingegneria e di chimica, ma moltissimi sono anche quelli di economia e perfino di lettere o filosofia”. Un mix di competenze e sensibilità assai apprezzato dalle imprese che sono sempre più alla ricerca di figure in grado di essere trasversali ai problemi. “Certo, gli ingegneri sono importanti – ci racconta un imprenditore – ma senza una base di cultura umanistica è difficile cogliere esigenze che emergono invece da sensibilità – ad esempio – maggiormente vocate al design”. Sensibilità che non sempre maturano nell’ambito di studi accademici, dove, per forza di cose, studenti di una stessa materia a fatica trovano occasioni di confronto con altri. Una settimana, o anche solo tre giorni, di confronto durante la Green Week, invece, innescano processi di quella che possiamo chiamare fertilisation utile ai ragazzi per sviluppare sensibilità di questo tipo.
Da quest’anno, poi, la Green Week si aprirà anche agli istituti scolastici della classi quarte e quinte delle medie superiori, organizzando la presenza delle scuole nei numerosi incontri e convegni previsti dal programma del Festival a Trento. La Green Week diventa quindi anche un passaggio propedeutico per l’inserimento lavorativo per quei ragazzi che sceglieranno di entrare direttamente nel mondo del lavoro.
“Del resto – ci dicono gli imprenditori – i green jobs, oggi tanto ricercati, non sono una prerogativa dei laureati. Certo, l’Italia deve fare un passo in avanti nella percentuale di studenti che conseguono la laurea, ma, ovviamente, ci sono migliaia di posti disponibili anche per ragazzi che hanno terminato il corso di studi delle medie superiori”. “E se, vogliono entrare in aziende come queste – sottolineano gli imprenditori – è bene che prima ci conoscano quel tanto che basta per capire che non è con fantasiose app che si costruisce il proprio futuro, ma maturando una passione per il bello, ben fatto e sostenibile che ogni giorno qui produciamo”.
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