BIOFARMA, con sede operativa a Mereto di Tomba (UD), produce cosmetici, integratori alimentari e dispositivi medici esclusivamente per conto terzi. Il servizio di full outsourcing, dall’ideazione del prodotto, alla ricerca e sviluppo, all’industrializzazione, produzione, packaging e logistica, ha reso BIOFARMA uno dei principali player a livello nazionale, partner dei più importanti brand del settore cosmetico e delle principali case farmaceutiche.
La società, che impiega 187 dipendenti, più un altro centinaio nell’indotto, ha una quota export del 43%, prevalentemente nel mercato europeo e nord americano.
BIOFARMA nasce nel 1987 da uno spin-off di Dipharma, azienda farmaceutica nella quale il fondatore di BIOFARMA Germano Scarpa era responsabile della produzione di prodotti nutraceutici. All’iniziale produzione di cosmetici in private label si affianca, a partire da metà degli anni ’90, quella di integratori alimentari, a valle della richiesta di un importatore dagli Stati Uniti. In seguito è stato aggiunto, per affinità produttiva e di committenza, il comparto dei dispositivi medici.
La diversificazione dei comparti ha favorito una crescita sostenuta e ha apportato al tempo stesso elementi di stabilizzazione della stessa. L’ulteriore diversificazione del portafoglio prodotti, poi, all’interno dei singoli comparti (solamente di prodotti cosmetici si contano più di 3.000 referenze) contribuisce a ridurre ancor più la variabilità complessiva del fatturato.
La scelta del conto terzismo (cioè la rinuncia ad essere presenti sul mercato con marchi propri) risponde ad un focus strategico di alta specializzazione: il modello di outsourcing sviluppato consente un approccio globale alle esigenze di innovazione di mercato, prodotto, di servizio del cliente. In altre parole tutto il processo, dalla ricerca e sviluppo, progettazione del prodotto, all’industrializzazione, produzione, regulatory e standard qualitativi e di certificazione, al packaging e alla logistica, viene curato dall’azienda per conto del cliente.
Il business model, evolvendosi sulla produzione di grandi lotti, ha focalizzato l’operatività su clienti di grandi dimensioni, che siglando partnership con orizzonti di medio-lungo periodo hanno consentito all’azienda di progettare investimenti importanti in tecnologia.
Dal 2014 è attivo un nuovo impianto per la produzione di probiotici(prodotti a base di fermenti lattici), unico in Europa. L’investimento, costato 16 milioni di euro, è in grado di produrre 300 tonnellate di prodotto, per circa 100 milioni di confezioni. Il progetto è frutto della partnership con la multinazionale danese quotata in borsa Christian Hansen AS.
Azionista di riferimento (assieme a Gabriella Tavasani) e Presidente della società è Germano Scarpa.
LE PERFORMANCE
Le performance attestano una crescita eccellente (CAGR 2010-2016 = 9,2%), un eccellente tasso di redditività (al di sopra della media di settore) e livello di solidità e autonomia finanziaria.
IL SETTORE
Vanno fatti dei distinguo fra le diverse linee di fatturato e di prodotto (cosmetica, integatori, dispositivi medici) perché rispondono a logiche differenti di mercato, oltre che di distribuzione e vendita.
L’industria cosmetica in Italia è un settore che meno di altri ha risentito della crisi generalizzata dei consumi, registrando negli ultimi 5 anni una lenta ma costante crescita, trainata anche da una rilevante quota di export (38% nel 2015), e dalla sostanziale tenuta del mercato interno. Il fatturato del settore, cioè il valore della produzione italiana rilevato per il 2015, è di 10 miliardi di Euro. Positiva la bilancia commerciale che, a fronte di esportazioni per 3,8 mld, ha registrato importazioni per 2 mld.
Il settore conta circa 500 aziende ed è dominato da realtà di piccole e medie dimensioni (il fatturato medio è di circa 2 milioni di euro), con 18.000 addetti, che operano in prevalenza nella produzione private label.
Il mercato degli integratori invece vale in Italia 2,6 miliardi di Euro e registra una crescita costante (+7,5% nel 2015) su tutti i canali di vendita: farmacie e parafarmacie, dove viene assorbito il 90% circa dei consumi, ma anche nella Gdo (6%) dove i consumi crescono sia nei corner pharma che a scaffale. I drivers del mercato degli integratori sono rappresentati, a livello globale, dall’invecchiamento della popolazione (i maggiori consumatori sono gli over 60 e le donne, consumatori maggiormente dotati di risorse -culturali ed economiche- rispetto al passato e portatori di una domanda di salute “più evoluta”), dall’aumentato interesse per il wellness in generale (comportamenti salutistici) e per il fitness in particolare, da una maggiore attenzione alla prevenzione e all’utilizzo di rimedi “naturali” in sostituzione o affiancamento alle cure farmacologiche tradizionali.
RATING MORE (Modefinance)*
Il rating di BIOFARMA SPA è A che indica un ottimo grado di solvibilità, redditività ed equilibrio patrimoniale e finanziario.
RATING e PERFORMANCE rispetto al SETTORE
NOTA METODOLOGICA
L’analisi è stata effettuata da analisti esperti indipendenti sulla base dei dati di bilancio e dei dati settoriali e del rating More di Modefinance.
LEGENDA
CAGR = tasso di crescita annuo composto
VDP = valore della produzione
EBITDA = margine operativo lordo
EBIT = margine operativo aziendale
PFN = posizione finanziaria netta o indebitamento finanziario netto ( debiti finanziari a breve – liquidità e attività finanziarie a breve). Negativa indica che la società non ha debiti finanziari, ma dispone di risorse liquide. Positiva indica il contrario, la società ha più debiti finanziari che disponibilità.
ROI = Return on investments ( misura la redditività del capitale investito, indicando quindi l’efficienza economica della gestione caratteristica)
ROE = Return on equity (misura la redditività del capitale proprio investito/equity)
ROS = Return on sales (misura la redditività delle vendite, equivale quindi all’ebitda % se si considera la marginalità lorda, o all’ebit % se si considera quella netta)