Un esercito di piccole e medie aziende tricolori prende posizione davanti alla prossima recessione: hanno continuato a investire anche negli anni più difficili, valgono il 2% del Pil dello Stivale e danno lavoro a 160 mila addetti, da Nord a Sud. Crescono a doppia cifra, con alti tassi di redditività, reinvestono, sono globali e ad «alto tasso di export». Sono i 500 campioni del sistema imprenditoriale italiano, i nostri Champions, con fatturati tra i 20 e i 120 milioni di euro, a cui abbiamo aggiunto cento Super Champions, aziende che il salto dimensionale l’hanno già fatto, e oggi hanno ricavi tra i 120 e i 500 milioni di euro. Presi tutti insieme sarebbero il maggior gruppo imprenditoriale italiano: sfiorano i 44 miliardi di fatturato.
L’appuntamento
La fotografia di un Paese che guarda al futuro l’ha scattata in queste settimane L’Economia insieme a ItalyPost, in quattro puntate che hanno attraversato l’Italia. Ora le racconteremo in occasione del secondo compleanno dell’Economia: appuntamento a Milano, in Piazza Affari, venerdì 15 marzo, e anche in edicola, con un numero speciale. Il viaggio proseguirà fino a giugno. Sarà un percorso reale: in programma anche incontri settimanali, sui territori e aperti ai lettori e alle aziende. E non è finita qui: poiché le aziende Champions hanno anche capito che farsi conoscere dal mondo, cioè investire sulla pubblicità, è una leva di business, quest’anno premieremo, tra 30 finaliste, quella che l’ha fatto con maggiore perizia ed empatia, con il premio «L’impresa è comunicazione».
Il caso
In questo numero — in edicola domani gratis con il Corriere — la storia di copertina racconta di un’azienda ultracentenaria che guarda con decisione al futuro. La Polli che produce sottòli e sottaceti ma soprattutto pesto e che, guidata dalla sesta generazione, tutta al femminile, ha appena completato un’acquisizione con cui il fatturato del gruppo passa da 80 a 110 milioni.
Politica ed economia: Ferruccio de Bortoli indaga la «trappola della gratuità»: perché è lecito farsi venire qualche dubbio sui bandi per consulenze gratuite del ministero del Tesoro. Sta tornando il dirigismo in tutta Europa. In Italia il governo gialloverde (che sulle nomine non si divide come sulla Tav, anzi) punta allo Stato in Alitalia, ma anche nel resto del Continente non scherzano: Amsterdam sale in Air France-Klm, mentre la Fortezza Germania sogna il salvataggio di Deutsche Bank grazie a Commerzbank.
Il lavoro che c’è: Paolo Pandozy, ceo di Engineering, polo italiano dell’hi-tech, assume 600 neo laureati nel primo semestre dell’anno. E ancora, tra i grandi personaggi dell’industria tricolore, un ritratto di Ettore Lonati, il patron del gruppo che negli anni Ottanta fece strada con i tondini e con il mattone di Sviluppo 74, e oggi cresce ancora. Tra i nuovi talenti made in Italy c’è invece Davide Dattoli, il fondatore della rete di coworking Talent Garden, tra gli under 30 più influenti del mondo secondo Forbes: con l’ultimo investimento la sua azienda è stata valutata 100 milioni di euro. E pensa alla Borsa.
Infine, il risparmio: questa settimana vi presentiamo i 15 fondi comuni nominati per gli Oscar assegnati ogni anno da Morningstar, leader globale di analisi e rating: sono quelli che hanno vinto la gara del miglior rapporto rischio- rendimento..